Le 5 Domande da Porsi Prima dell’Acquisto

 

La sostituzione degli infissi è un intervento che molte persone prendono in considerazione per la propria casa. Un infisso efficace rappresenta la soluzione ideale per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, aumentarne il comfort e dargli maggiore valore sul mercato.

Prima di procedere all’acquisto, è fondamentale informarsi su alcuni aspetti chiave, come i costi medi, i permessi necessari, il risparmio sulle bollette e la durata dei nuovi infissi.

 

1) Quanto costa mediamente sostituire gli infissi?

Il costo medio per la sostituzione infissi si aggira tra i 500 e i 700 € al metro quadro. Questo prezzo include:

  • Rimozione e smaltimento vecchi infissi: si tratta di un’operazione che richiede tempo e attenzione, in quanto gli infissi precedenti devono essere smontati con cura e precisione, senza danneggiare la muratura circostante. In seguito, l’impresa deve provvedere anche al corretto smaltimento dei rifiuti presso le discariche autorizzate.
  • Fornitura e posa nuovi serramenti: questo punto comprende la fornitura e l’installazione dei nuovi infissi, inclusi i costi di manodopera.
  • Controtelai, guarnizioni e accessori: si intendono tutti i componenti accessori al serramento vero e proprio,  sono strutture di supporto sulle quali vengono fissati i nuovi infissi, garantendone la stabilità e l’aumento.
  • Guarnizioni: sono elementi di tenuta che assicurano l’isolamento termico e acustico tra i serramenti e le strutture edilizie.
  • Accessori: questa voce include eventuali accessori aggiuntivi, come maniglie, cerniere, sistemi di chiusura, ecc.

Invece, il costo finale dipende da:

  • Tipologia di infisso: PVC, alluminio. Ognuno di questi materiali presenta caratteristiche differenti in termini di prestazioni isolanti, resistenza agli agenti atmosferici, costi e manutenzione richiesta nel tempo.
  • Prestazioni isolamento termico e acustico: è possibile scegliere infissi con vetri semplici, doppi o tripli a seconda delle performance che si vogliono ottenere. Maggiore è l’isolamento, maggiore sarà il costo dell’infisso.
  • Accessori e finiture: si possono aggiungere accessori come maniglie di design, serrature di sicurezza e verniciature personalizzate. La scelta del tipo di vetro influenzerà il prezzo finale: basso-emissivo, stratificato di sicurezza e antisfondamento.
  • Dimensioni e numero infissi: la metratura incide sul costo totale. Maggiore sarà la superficie di intervento, più alto sarà il conto finale.

Per appartamenti il costo medio per la sostituzione degli infissi si aggira intorno ai 600 €/mq, mentre per villette singole o bifamiliari, il costo medio tende ad essere più alto, aggirandosi intorno ai 700 €/mq.

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2) Chi paga gli infissi in caso di condominio?

In caso di sostituzione infissi condominiali, la spesa è ripartita tra i vari condomini in base ai millesimi di proprietà.

Il condominio può accedere a detrazioni fiscali fino al 50% della spesa tramite bonus ristrutturazioni o ecobonus. Queste agevolazioni consentono di recuperare una parte importante dei costi tramite detrazioni fiscali da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Questo permette di ammortizzare più facilmente la spesa iniziale per un intervento oneroso come quello della sostituzione dei serramenti, che comporta un investimento importante per le casse condominiali. Le detrazioni rappresentano quindi un incentivo interessante per convincere i condomini a votare i lavori di riqualificazione degli infissi, migliorando l’efficienza energetica e il decoro architettonico del palazzo.

Ogni condomino può detrarre la sua quota di spesa in 10 anni. Prima di procedere però è necessaria una delibera condominiale di approvazione dell’intervento con relativi preventivi.

 

3) Quali permessi sono necessari per sostituire gli infissi?

Per procedere con la sostituzione degli infissi, non sono richiesti particolari permessi o autorizzazioni complesse. Questo tipo di intervento è considerato una manutenzione ordinaria e, quindi, non necessita di permessi edilizi specifici. Tuttavia, è obbligatorio comunicare l’inizio dei lavori all’amministrazione comunale tramite una delle seguenti modalità:

  •  Comunicazione di inizio lavori (CIL): devono essere indicate le informazioni essenziali sull’intervento, come: indirizzo, natura dei lavori e periodo di esecuzione previsto.
  • Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presso il Comune: devono essere fornite informazioni più specifiche come: dettagli progettuali, caratteristiche tecniche dei nuovi infissi e la dichiarazione di conformità alle norme urbanistiche ed edilizie.

È importante sottolineare che sia la CIL che la SCIA sono sufficienti per procedere con la sostituzione degli infissi, purché non si apportino modifiche strutturali agli infissi stessi o alla facciata dell’edificio. Qualora, invece, si prevedano interventi che comportino modifiche strutturali agli infissi o alla facciata, come ad esempio l’apertura di nuove finestre o la modifica delle dimensioni delle aperture esistenti, sarà necessario richiedere il Permesso di Costruire.

Si tratta di un’autorizzazione più complessa e vincolante, che richiede la presentazione di un progetto dettagliato e l’ottenimento di un’approvazione esplicita da parte del Comune.

 

4) Quanto si risparmia sulla bolletta con i nuovi infissi?

Con infissi di ultima generazione si può risparmiare fino al 20% sui costi di riscaldamento e raffrescamento. Questo succede grazie alle prestazioni isolanti dei moderni serramenti in PVC o alluminio con doppi vetri basso-emissivi.

Il risparmio dipende da:

  • Zona climatica: in zone caratterizzate da climi più rigidi, con temperature invernali particolarmente basse o estati molto calde, il risparmio ottenibile con infissi ad alte prestazioni isolanti sarà più elevato rispetto a zone climatiche più miti.
  • Efficienza energetica dell’immobile: per massimizzare il beneficio degli infissi isolanti, è importante che anche altri elementi dell’edificio, come pareti, tetto e pavimenti, siano adeguatamente coibentati. In caso contrario, le dispersioni termiche attraverso queste superfici potrebbero ridurre l’impatto positivo dei nuovi serramenti.
  • Tipo di impianto di riscaldamento: un impianto di riscaldamento o condizionamento ad alta efficienza energetica consentirà di sfruttare al meglio le prestazioni isolanti dei nuovi infissi, massimizzando il risparmio in bolletta.

Per fare un esempio concreto, considerando un appartamento di 100 mq situato in una zona climatica con circa 2000 gradi giorno (clima abbastanza rigido), l’installazione di infissi ad alte prestazioni termo-isolanti potrebbe tradursi in un risparmio annuale sulla bolletta energetica compreso tra 200 e 300 €.

Questo risparmio è reso possibile dalla drastica riduzione delle dispersioni termiche attraverso i serramenti, che rappresentano spesso uno dei punti più critici per le dispersioni di calore in un’abitazione. Tuttavia, l’installazione di infissi di ultima generazione rappresenta indubbiamente un investimento intelligente per ridurre i costi energetici e migliorare il comfort abitativo.

 

5) Quanto tempo durano i nuovi infissi?

La durata media dei nuovi infissi in PVC può variare notevolmente a seconda di diversi fattori. In generale, se installati e mantenuti correttamente, questi serramenti possono avere una vita utile compresa tra 30 e 40 anni. Tuttavia, con una manutenzione adeguata e un’installazione professionale, la loro longevità può addirittura estendersi fino a 50 anni.

Per garantire una durata ottimale e prestazioni eccellenti nel tempo, è consigliabile effettuare una manutenzione periodica sui nuovi infissi. Questa manutenzione dovrebbe comprendere:

  • Pulizia regolare: una pulizia periodica dei serramenti, sia all’esterno che all’interno, per rimuovere polvere, sporco e agenti atmosferici che possono causare danni o deterioramento dei materiali.
  • Controllo e ripristino delle guarnizioni: le guarnizioni svolgono un ruolo cruciale nell’isolamento termico e acustico degli infissi. È importante ispezionarle regolarmente e sostituirle quando necessario per mantenere l’efficienza dei serramenti.

Inoltre, è consigliabile affidarsi ad aziende specializzate nella produzione e installazione di infissi di qualità che, solitamente forniscono garanzie sui propri prodotti che possono variare tra i 10 e i 20 anni, a seconda del materiale e delle specifiche tecniche dei serramenti.

In conclusione, la scelta oculata dei nuovi infissi e un investimento iniziale adeguato possono rivelarsi molto vantaggiosi a lungo termine. Infatti, serramenti di alta qualità e installati correttamente non solo garantiscono un’elevata durata nel tempo, ma contribuiscono anche a migliorare il comfort domestico, incrementare il valore dell’immobile e consentire un significativo risparmio sulle bollette energetiche grazie alle loro prestazioni isolanti.

 

FAQ

Qual è l’infisso più sicuro?

Gli infissi in alluminio rinforzato e PVC di alta qualità sono considerati tra le opzioni più sicure grazie alla loro robustezza e possibilità di integrare sistemi di sicurezza avanzati.

Quanto tempo ci vuole per cambiare gli infissi?

Per un appartamento di medie dimensioni servono circa 2-3 giorni lavorativi. Per case più grandi o interventi complessi, i tempi possono variare da 4 giorni a 1-2 settimane.

 

Quanto dura un infisso di buona qualità?

La durata di un infisso di buona qualità varia in base al materiale utilizzato. Gli infissi in PVC possono durare fino a 30 anni, quelli in alluminio fino a 40 anni, se sottoposti a una regolare manutenzione. La scelta di materiali di alta qualità, insieme a una corretta installazione e manutenzione periodica, garantisce la massima longevità degli infissi.

 

Quali sono i vantaggi degli infissi a taglio termico?

Gli infissi a taglio termico, sia in alluminio che in PVC, offrono eccellenti prestazioni in termini di isolamento termico grazie alla presenza di un’intercapedine riempita con materiali isolanti. Ciò consente di ridurre significativamente le dispersioni di calore, migliorando il comfort abitativo e abbattendo i costi di riscaldamento e raffreddamento. Inoltre, gli infissi a taglio termico contribuiscono a eliminare la formazione di condensa e muffe sulle superfici interne.